Condoglianze in morte di Nemer Hammad – 11/10/2016

Cara Ghada, Cara Rania e Caro Majd, Eccellenze, Care Amiche e Cari amici,

buona sera a tutti e a tutte. Grazie per esservi uniti a noi oggi, per ricordare insieme il grande patriota Nemer Hammad, venuto a mancare il 29 settembre a Beirut. Come sapete e come dimostra la vostra presenza, la scomparsa del nostro fratello, compagno e amico rappresenta una grande perdita non solo per la cara moglie Ghada, la cara figlia Rania, il caro figlio Majd e tutti i loro familari, ma per l’intero popolo palestinese, per l’OLP e per tutti gli uomini e le donne libere e amanti della giustizia e della pace.

Hammad era nato in Palestina nel villaggio della Galilea palestinese di Al Kabri nel 1941. Di lì si è visto costretto a trasferirsi in Libano con la sua famiglia nel 1948, l’anno della Nakba palestinese. Da giovanissimo si è impegnato nella lotta del popolo palestinese per la difesa dei propri diritti.

Rappresentante dell’OLP e Ambasciatore di Palestina in Italia per circa trent’anni dal 1974 al 2005, è stato anche Ambasciatore in Jugoslavia dal 1984 al 1986. Consigliere politico del Presidente Abu Mazen dal 2006 fino alla sua scomparsa, nel 2008 ha ricevuto dal Presidente anche l’incarico di dirigere la struttura generale dell’informazione palestinese, che comprende l’agenzia di informazione Wafa e la televisione palestinese.

Nemer Hammad ha speso tutta la sua vita lottando per il diritto alla giustizia e alla pace dei popoli oppressi nel mondo e per il legittimo diritto del popolo palestinese ad uno Stato indipendente. Si è spento prima di vedere realizzato questo diritto. Non ha vissuto né una vera pace né una vera giustizia.

Durante i lunghi anni della sua presenza in Italia, Nemer Hammad è riuscito a tessere solidi rapporti politici e personali con governi e istituzioni, personalità e forze politiche, associazioni della società civile, sindacati e moltissime figure del mondo dell’informazione, della cultura e dell’arte.

Lascia anche qui molti amici, come me. Personalmente, ho sempre ammirato le sue idee politiche, i suoi scritti, il suo modo di pensare, il fatto che credesse pienamente nel ruolo delle donne nella società palestinese e nella loro lotta per l’autodeterminazione del popolo palestinese.

Ho conosciuto Hammad proprio a Roma agli inizi degli anni ’80, quando era lui l’Ambasciatore, per poi rincontrarlo successivamente come Consigliere del Presidente Abu Mazen. Fu lui a consigliarmi di assumere l’incarico di Ambasciatrice dello Stato di Palestina in Italia dopo aver svolto lo stesso ruolo in Cile. E la sua casa qui in Italia è sempre stata la mia casa.

Con grande tristezza, insieme a tutta l’Ambasciata di Palestina, sono vicina alla moglie di Hammad, la nostra amica Ghada, e ai suoi figli, i nostri amici Rania e Majd.

Ciao Nemer, sarai sempre nei nostri cuori e illuminerai sempre le nostre menti. Dormi in pace, caro.

                                                                                                         Dra Mai Alkaila

                                                                       Ambasciatrice di Palestina in Italia