Salviamo Mohammed Al-Qeeq e i prigionieri palestinesi – 12/1/2016

L’Ambasciata di Palestina in Italia esprime rabbia e preoccupazione per il trattamento riservato al giornalista Mohammed Al-Qeeq, detenuto nelle carceri israeliane.

Insieme a Kefah Khatab e ad Abdallah Abu Jaber, Mohammed Al-Qeeq sta portando avanti un estenuante sciopero della fame dal giorno in cui è stato arrestato, il 24 novembre scorso, per protestare contro l’ordine di detenzione amministrativa spiccato nei suoi confronti, che non prevede alcun processo.

Mohammed è entrato in coma lunedì 11 gennaio, dimagrito di 22 chili e ancora legato al letto, pur avendo già perso la capacità di muoversi e di parlare.

La nutrizione forzata a cui hanno deciso di sottoporlo i medici israeliani – secondo una legge approvata dalla Knesset lo scorso luglio – viene considerata dall’Associazione Mondiale dei Medici, dalla Croce Rossa, dalle Nazioni Unite e dallo stesso sindacato dei medici israeliani uno strumento di tortura crudele e degradante che oltretutto mette in pericolo la vita di chi pratica lo sciopero della fame.

L’Ambasciata di Palestina, a nome di tutto il popolo palestinese, chiede alla comunità internazionale di intervenire per salvare la vita del giornalista e di tutti i prigionieri palestinesi.